Curiosità
La dove senti cantare o suonare fermati, perchè gli uomini malvagi non hanno canzoni e musica
La musica è di casa
Nelle camere delle villette vi accoglieranno delle graziose stampe a tema musicale che vogliono regalarvi la curiosità di conoscere e approfondire alcuni aspetti della musica. Il vostro soggiorno potrà essere un momento per scoprire un strumento musicale, la trama di un opera lirica o scoprire le origini del jazz. Per chi ama la musica e la natura troverà l’armonia dei luoghi e della mente.
Nella Sala Venere del ristorante potrete rivedere i manifesti delle passate edizioni del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Una città che grazie alla preziosa presenza di numerosi teatri ha fatto della musica e dell’arte la sua naturale vocazione perchè come diceva il M° Giancarlo Menotti: Spoleto è solo una vacanza dell’anima
A Valle Rosa la musica è di casa: il nostro Matteo, il musicista di famiglia, si è dilettato grazie alla sua passione per la banda alla composizione originale una marcia intitolata ovviamente “Valle Rosa”; un omaggio ad una location che si candida a diventare un country music hotel di riferimento per l’Umbria. Ulteriore curiosità è che proprio a Spoleto nacque Girolamo Fantini che nel 1638 pubblicò il primo metodo al mondo per lo studio della tromba. Il più nobile strumento a fiato che è diventato il moderno emblema del jazz come della musica militare e popolare.
Il restauro dell’affresco del '400
Valle Rosa si presenta come un pregevole esempio di manufatto rustico dell’agro spoletino con torre colombaia. La parte più antica dell’imponente fabbricato risale senza dubbio almeno alla metà del XV secolo, se non anche prima. Risalenti di secoli è anche il pregevole affresco nella nicchia rettangolare dipinta sul lato occidentale della Torre ben visibile dalla graziosa corte esterna.
Il dipinto è una tipica edicola devozionale della metà o del tardo‘400, raffigura una raffinata Madonna in trono con Bambino in braccio. La figura è un’effige a mezzo busto su fondo con drappo damascato rosso e giallo di scuola umbro-spoletina.
Gli ornati e le fisionomie fanno assegnare il dipinto a un ignoto pittore, probabilmente locale, della seconda metà del Quattrocento. Uno stile molto simile, tanto da far sembrare la stessa mano, si ritrova anche in varie figure di santi presso la Chiesa di San Giovanni Battista presso Rocca San Zenone sul versante ternano della Val di Serra. Altri esperti locali dicono la mano riconoscibile in almeno altre tre altri analoghi soggetti spoletini, rispettivamente nella cripta di San Ponziano, nella chiesa di San Sebastiano a Terraia e in un’edicola inserita in un casale in località Poggiolo. Altri appassionati di arte locale parlano di autore forse riconducibile alla scuola del Maestro di Narni o al Maestro di Eggi o addirittura a Pier Matteo d’Amelia. Una certa attribuzione deve ancora entrare nelle nostre conoscenze.
Nella parte bassa del dipinto la parzialmente leggibile iscrizione “A.D. MCCCC…XXIII” conferma il periodo temporale di esecuzione; a seconda di come si interpretano le cifre mancanti l’anno può essere 1443 (MCCCC xx XXIII), o forse 1473 (MCCCC L XXIII).
Nel settembre 2016 si è provveduto ad un restauro conservativo che ha restituito all’immagine la bellezza originale che ci farà vivere l’emozione e l’esperienza di soggiornare in luogo denso di storia e di tradizione.
Nel futuro anche agriturismo ?
IL MIELE: Lungo il sentiero che costeggia il torrente Tessino in direzione Spoleto sono visibili anche dalla strada Flaminia delle file di cassette per api; da qui e da altre produzioni vicine arriva il miele “Valle Rosa”, un gustoso prodotto locale apprezzato da molti dei nostri ospiti.
L’OLIO: Prossimamente avremo anche il nostro olio! giovani piante di olivo stanno crescendo alle spalle delle villette. Quando sarà abbastanza produttivo potremo finalmente organizzare (nei periodi idonei) gruppi per la raccolta delle olive. Saremo protagonisti della nascita dell’olio nuovo: porteremo le olive in frantoio ed dopo la spremitura, alla sera lo degusteremo tutti insieme sulla bruschetta con il pane fatto in casa dai cuochi di Valle Rosa…L’attività fisica e la soddisfazione culinaria sarà rigenerante per il fisico ma soprattutto per la mente e sarà un’esperienza indimenticabile.
Sarà forse l’inizio di una riscoperta delle origine agricole della tenuta?!
Dei Video speciali
- L’inaugurazione di Valle Rosa nella trasmissione locale “Lo Zibaldino” di Gabriella Ermini del 14 maggio 1994, un momento che ci piace ricordare come punto di partenza e come sprono a fare sempre meglio per l’accoglienza ricettiva di Spoleto.
- La prima esecuzione della marcia “Valle Rosa”, brano originale scritto da Matteo Filippi e qui suonato dalla Banda Musicale “Città di Spoleto” presso il Teatro Nuovo “Giancarlo Menotti” di Spoleto l’8 dicembre 2015.